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Nonostante il tratto in salita più impegnativo che porta sul crinale del Kolovrat che sovrasta l'Isonzo, il percorso è adatto a tutti i ciclisti, che abbiano un minimo di allenamento. Infatti dalla cima del Kolovrat non resta altro che una lunga e lenta discesa verso Brda, il Collio sloveno, che rappresenta un vero e proprio passaggio fisico e culturale dalla valle alpina alla regione vinicola.
Dopo la salita iniziale, la dorsale non rappresenta alcuna difficoltà per i ciclisti, inoltre il percorso non presenta problemi di orientamento, perciò è possibile godersi la vista spettacolare sulle Alpi Giulie sullo sfondo, ed il mare che si apre alloro sguardo davanti.
Da Kobarid sino ai piedi della salita si sceglie l'itinerario storico di Idrsko. Qui comincia la strada ripida verso il paese di Livek e la seconda parte dell'ascesa, che costeggia il paese di Livške Ravne itinerario più piacevole, ma che non offre alcuna possibilità di tirare il fiato. Un'ottima occasione per riposarsi è la visita al museo all'aperto, che si trova nel punto dove la dorsale comincia a scendere. I resti di postazioni militari italiane insieme ai panorami spettacolari e l’eccezionale biodiversità rappresentano un ottimo intrattenimento, anche se qualcosa di magico spinge le bici avanti verso sud. Brda sono ancora piuttosto distanti, ma il percorso in leggera discesa con tratti pianeggianti è facile da superare, ad accezione di un breve tratto sotto il Monte Korada. La terra dei castagni, accompagnati sulla sinistra dall'Isonzo e sulla destra dal Judrio, il fiume di confine, con il paese di Lig, sovrastato dal Santuario di Maria Zell, da dove lo sguardo si apre sugli altri due santuari, è un posto più che perfetto per l’ultima sosta prima di arrivare a Brda.
La vetta del Monte Korada vela la vista su Brda a sud, ma lasciandolo alle spalle si arriva letteralmente in mezzo ai terrazzamenti soleggiati di Brda, con magari una sosta nell'idilliaco paese di Šmartno.